IMPLANTOLOGIA

Tutti conoscono gli effetti antiestetici come conseguenza della mancanza di uno o più denti, ma pochi sanno dei danni a livello dell’osso ed i fastidi legati alla masticazione che questa mancanza crea.
La mancanza di denti genera problemi importanti di occlusione e di masticazione e condiziona fortemente l’alimentazione della persona edentula, permettendole di mangiare solo certi cibi piuttosto morbidi e non variando la propria dieta. La scelta degli impianti dentali ovvia a questi problemi ridonando denti fissi e forti e, grazie all’impiego di materiali d’avanguardia, anche dall’aspetto assolutamente naturale.

vantaggi degli impianti dentali sono numerosi dal punto di vista estetico e della salute orale.

L’impianto è in sostanza una vite in titanio che viene inserita nell’osso attraverso un piccolo intervento chirurgico per sostituire un dente perso o come pilastro per avvitare o ancorare protesi più complesse, che sostituiscano una parte o tutti i denti di un’arcata. Esistono impianti di varie forme, lunghezze e diametri.
L’impianto dentale consente di sostituire singoli denti o più denti mancanti (edentulia parziale) o tutta l’arcata dentale (edentulia totale), permettendo di ripristinare l’aspetto funzionale ed estetico di un dente naturale, ridonando il comfort e la sicurezza perdute.

Gli impianti dentali, a differenza delle altre soluzioni, possono essere inseriti senza influire sugli altri denti sani e offrono una soluzione a lungo termine.

L’implantologia è il ramo più recente della continua ricerca odontoiatrica, ed ha ormai raggiunto livelli di sicurezza, affidabilità e predicibilità di successo nel tempo, così da renderla come ottimale per la maggior parte dei casi di sostituzione di elementi dentali naturali persi, nei pazienti adulti, e a qualsiasi età, anche a costi contenuti.


Consiste nel posizionamento di un materiale biocompatibile che si deve integrare in un tessuto umano (osso): si parla infatti di implantologia osteointegrata, cioè di un vero e proprio legame intimo e stabile, che non consente alcun movimento e che è in grado di sopportare i carichi assai elevati delle forze masticatorie (carichi normalmente superiori di 50kg nelle zone molari).
Dopo un’accurata fase diagnostica dove vengono effettuate delle radiografie tradizionali e delle radiografie volumetriche (TAC-DENTALSCAN e CONE BEAM, eseguibili presso il nostro studio, indispensabili per conoscere le caratteristiche qualitative e quantitative ossee), si passa alle varie fasi operative, in funzione della tecnica applicata

 

Come avviene l’intervento di implantologia

Il trattamento impiantare è suddiviso in due fasi:
L’inserimento degli impianti

– 1^ fase chirurgica: – consiste nel posizionamento di un adeguato numero di impianti in titanio (fixture) nelle zone edentule delle ossa mascellari. Dopo l’inserimento i tessuti gengivali vengono suturati nella loro posizione  originale, in modo tale che gli impianti rimangano totalmente sommersi. La prima fase chirurgica viene generalmente eseguita ambulatorialmente in anestesia locale, ma a richiesta del paziente può essere effettuata in sedazione cosciente o in anestesia generale.
Dopo il periodo di guarigione di 2 – 6 mesi, per consentire l’osteointegrazione, nel caso non si utilizzi la tecnica del carico immediato, viene eseguita la 2^ fase chirurgica, se gli impianti sono sommersi. Con questo intervento, più rapido e meno traumatico del primo, gli impianti vengono esposti nel cavo orale con viti di guarigione in titanio che saranno poi sostituiti dagli abutments, cioè dei “perni” che fuoriescono dalla gengiva e sui quali verranno cementate o avvitate le corone di porcellana, esattamente come se fossero monconi di denti naturali.

La percentuale di successo degli impianti osteointegrati

L’osteointegrazione degli impianti si verifica nella stragrande maggioranza dei casi: studi internazionali basati sulla valutazione scientifica e rigorosa di oltre 1.200.000 impianti, posizionati in 350.000 pazienti seguiti per un periodo di oltre 25 anni, hanno fornito percentuali medie di successo per ogni singolo impianto superiori al 98%.
Le alte percentuali di successo a lungo termine sono subordinate al rispetto di un adeguato programma di controlli periodici, associati a sedute di igiene orale ed ablazione tartaro.
Le ricerche internazionali hanno dimostrato che i fumatori presentano percentuali di successo inferiori (80-85%).

Implantologia a carico immediato

L’implantologia a carico immediato è la tecnica implantologica, oggi frequentemente utilizzata ordinariamente, che permette la riabilitazione immediata, funzionale ed estetica, della masticazione del paziente.
Fattori traumatici (fratture), granulomi, infezioni, patologie parodontali (piorrea), possono rendere necessaria la sostituzione immediata di un dente singolo o più elementi dentali, di una o entrambe le arcate dentarie. L’implantologia dentale a carico immediato se effettuabile consente al paziente di uscire dall’ambulatorio odontoiatrico con denti fissi sugli impianti appena posizionati.

Implantologia a carico immediato: all on four – all on six

Fra le metodiche di implantologia a carico immediato, notevoli sono le tecniche all on four – all on six (letteralmente: tutto su quattro, tutto su sei) che permettono di ripristinare l’arcata dentale posizionando soltanto quattro o sei impianti in siti ossei strategici, atti a garantire un’ottima risposta alle sollecitazioni masticatorie.

Il paziente potrà ottenere una protesi fissa provvisoria entro le 4 – 36 ore dall’intervento. Nella tecnica all on four – all on six, gli impianti utilizzati garantiscono, per forma, superficie e dimensione, un’ideale stabilità strutturale e rapidi processi di guarigione ossea.

Implantologia dentale: una scelta personalizzata

La scelta della strategia più corretta avviene in funzione delle esigenze del singolo paziente e delle sue caratteristiche cliniche, sia locali (stato osseo e gengivale) che generali (età e condizioni di salute).
Anche pazienti anziani portatori di protesi mobili (dentiere) che presentino condizioni critiche di riduzione ossea, possono usufruire con successo di interventi implantologici: l’applicazione di pochi impianti (2 o 4), consente di stabilizzare le protesi mobili permettendo il recupero delle normali funzioni masticatorie e salvaguardando la vita di relazione individuale.
In alcuni casi, è possibile effettuare interventi mini-invasivi senza incidere la gengiva, praticando dei piccoli fori corrispondenti al posizionamento degli impianti (tecnica flapless). Questa tecnica permette di ridurre al minimo il traumatismo chirurgico dell’intervento, accorciando notevolmente i tempi di guarigione.

La rigenerazione / ricostruzione ossea

La rigenerazione/ricostruzione ossea può essere eseguita contemporaneamente all’inserimento degli impianti, quando la quantità di osso preesistente è sufficiente per dare agli impianti stessi una stabilità primaria ottimale; questi interventi vengono risolti in fase unica.
Diversamente, vengono risolti in fase doppia quegli interventi in cui la quantità di osso preesistente è talmente esigua da impedire l’immediato posizionamento degli impianti. In questo caso viene effettuato un primo intervento con lo scopo di rigenerare o ricostruire nelle gravi atrofie l’osso e un secondo intervento, dopo 4 – 6 mesi, per il posizionamento degli impianti stessi.

Tecniche di rigenerazione ossea:
Le tecniche di rigenerazione ossea prevedono l’uso di osso autologo e/o bio-materiale e/o membrane – riassorbibili o non riassorbibili – che, posizionate sopra al sito da rigenerare, lo isolano dai tessuti connettivali (gengive), creando un effetto tenda che permette alle cellule dell’osso di colonizzarne lo spazio.
Un ulteriore miglioramento dei risultati è stato riscontrato ponendo al di sotto delle suddette membrane innesti di vario tipo, tra cui i più utilizzati sono:
INNESTI DI OSSO AUTOLOGO, cioè innesti di osso che vengono prelevati allo stesso paziente contemporaneamente all’intervento di rigenerazione; il prelievo, realizzato utilizzando appositi inserti, può essere effettuato in zone intraorali, così come nella cresta iliaca (anca), o nella parte anteriore della tibia. I prelievi intraorali possono essere eseguiti in anestesia locale (come per un’estrazione dentaria) ed hanno il vantaggio di trovarsi in stretta vicinanza al sito ricevente; i prelievi extraorali, che invece coinvolgono aree distanti da quelle della rigenerazione, richiedono interventi leggermente più complessi, permettendo però prelievi di una maggiore quantità di osso e vengono effettuati nella nostra struttura in sedazione o anestesia generale.
INNESTI ETEROLOGHI O ALLOPLASTICI, cioè innesti ossei di specie diversa, decalcificati e liofilizzati, oppure di materiali riempitivi inerti. Possono essere utilizzati da soli o in associazione agli innesti di osso autologo, allo scopo di aumentarne il volume.

Implantologia Computer-Guidata

Con questa tecnologia riusciamo ad inserire gli impianti dentali riducendo l’uso del bisturi, limitando l’incisione delle gengive e l’applicazione dei punti di sutura. In questo modo si riducono i fastidi post-operatori e l’uso dei farmaci.
La procedura è molto semplice, è necessario sottoporre il paziente a esame rx di II livello (CBCT 3D), e disporre di un software dedicato in cui si carica la ricostruzione tridimensionale delle ossa mascellari e quindi davanti al computer si pianifica l’intervento posizionando virtualmente gli impianti all’interno della compagine ossea del paziente; sarà poi una dima chirurgica individuale a permettere all’operatore un corretto posizionamento degli impianti in bocca al paziente.

Tale procedura ha il grosso vantaggio di essere altamente precisa e minimamente invasiva.

Il discomfort post-operatorio è nettamente inferiore rispetto allo stesso intervento attuato con tecniche standard e i tempi chirurgici si riducono drasticamente.

Oltre ai Pazienti totalmente edentuli la tecnica è particolarmente indicata in quei casi di Edentulia Intercalata (mancanza di uno o più denti) in cui necessita per motivi protesici ed estetici un inserimento molto preciso, inserimento che a mano libera non può essere predicibile al 100%.

Questa tecnica tuttavia può essere applicata solo in casi clinici selezionati.

Regole di buona igiene orale

La permanenza in salute dell’impianto all’interno della bocca dipende principalmente dall’igiene orale. E’ indispensabile che i pazienti rispettino scrupolosamente una buona igiene orale, lavando i denti della protesi dopo ogni pasto con spazzolino e dentifricio e passando una volta al giorno il filo interdentale.

Il mancato rispetto di norme d’igiene orale può causare la reale possibilità di caduta degli impianti. Per il primo anno i controlli devono effettuarsi ogni 3 mesi e dal secondo anno in poi ogni 6 mesi.

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